Dopo la lettura della missiva di don Giorgio ai fedeli, la donna legata all’ex parroco oggi ha risposto con un gesto eloquente: lascerà Vignola. “Non posso più vivere così, tra insinuazioni e maldicenze. Io ho detto la verità, ora la dicano lui e la Chiesa”. La donna ha poi continuato con dichiarazioni puntuali e a tratti apertamente provocatorie. “Che spieghi pubblicamente, e non con quella lettera, perché ha ucciso Sergio e ha ferito Paola. Voglio che non resti neppure un’ombra su questa vicenda”.
Nascosta sotto lo pseudonimo di Lorenza, la donna chiede dunque chiarezza sulla vicenda, augurandosi che finalmente la Chiesa abbia il coraggio di rompere il silenzio. “Ho detto la verità e ho portato le prove alla Procura sulla mia relazione con don Giorgio. Ma dalla Chiesa sento solo silenzio e parole pesanti come quelle pronunciate da don Aronne davanti ai parrocchiani”.
Intanto “Lorenza” coglie l’occasione per lasciar trapelare ulteriori dettagli circa le dinamiche dei suoi incontri con l’ex parroco. “È stato nella chiesa di Campiglio. Facevo le pulizie. Si avvicinò all’altare e gridò: «Dio, ti presento la donna della mia vita». In quei due mesi iniziali ero profondamente turbata”. La donna poi continua sottolineando la volontà del parroco di abbandonare il sacerdozio per vivere con lei. “Mi propose di andare ad abitare assieme, e intanto ripeteva: «Tu sei mia moglie, ti voglio sposare. Lascerò la Chiesa. Avremo una famiglia»”.
