LECCE, 11 AGO – Lorenzo Toma era malato di cuore: aveva una cardiomiopatia ipertrofica, che può causare anche una morte improvvisa. Questi i primi risultati dell’autopsia sul diciottenne leccese morto domenica mattina davanti alla discoteca Guendalina a Santa Cesarea Terme (Lecce). Lo ha riferito il medico legale al termine dell’autopsia eseguita all’ospedale Vito Fazzi di Lecce.
Per avere certezze sulle cause della morte di Lorenzo bisognerà aspettare gli esami completi. Solo allora si potrà sapere se il ragazzo ha bevuto qualcosa di troppo o assunto della droga. Certo è che il fatto che fosse un malato di cuore smentisce chi con troppa e non richiesta precipitazione ha sentenziato che il diciottenne è morto perché ha preso ecstasy o altre droghe.
La cardiomiopatia ipertrofica è una malattia che riduce la cavità del ventricolo sinistro del cuore, soprattutto in casi di stress. Il problema si manifesta sin da piccoli e tra i rischi da evitare c’è quello di bere alcolici. Il medico legale ha anche eseguito prelievi per i successivi esami istologici e tossicologici, i cui risultati dovranno pervenire al magistrato entro 60 giorni.
L’esame è stato eseguito dal dott. Alberto Tortorella, incaricato dal sostituto procuratore presso il tribunale di Lecce Stefania Mininni, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta con l’ipotesi di reato di “morte come conseguenza di altro delitto”. All’esame autoptico era presente il cardiologo Claudio Perrone, consulente nominato dalla famiglia della vittima. Lorenzo avrebbe compiuto 19 anni il prossimo novembre.
Ieri, lunedì 10 agosto, si era dimesso il sindaco di Gallipoli Francesco Errico, dopo le critiche ricevute per un tweet a commento della morte di Toma: “Se le famiglie esercitassero un po’ più di controllo sui figli non morirebbe un 18enne la settimana in disco. Se non sai educare non procreare”. Per la cronaca, è la quarta volta che Errico presenta le dimissioni. Le altre tre volte le ha poi ritirate.