MILANO – Il governo ha tutta l’intenzione di mettersi a caccia degli evasori e di chi “bara” con le tasse e proprio in questo momento succede un gran caos all’Agenzia delle entrate.
Secondo una sentenza del Tar del Lazio sarebbero illegittime le nomine senza concorso di 767 dirigenti su un totale di 1143, perché sarebbero stati scelti senza concorso, cosa che nell’amministrazione pubblica non si può fare.
Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, che scrive il Fatto “ha un passato comunista e Cgil, già allievo e collaboratore di Vincenzo Visco e ora in ottimi rapporti con il ministro Giulio Tremonti”, è pronto a fare ricorso al Consiglio di Stato.
L’Agenzia giustifica la scelta dei dirigenti con “esigenze funzionali” e, spiega il Fatto: “Il ragionamento è questo: la sede lombarda è la più importante d’Italia perché si trova nel-l’area a maggior tasso di ricchezza e anche di evasione. Ovvio che gli organici siano consistenti, ma spesso succede che molti dipendenti si facciano trasferire proprio in Lombardia dove c’è sempre bisogno di nuove leve e dopo un po’ facciano la furbata di farsi ritrasferire vicino a casa, magari approfittando proprio degli interpelli.. ..La spiegazione è che se l’Agenzia avesse attinto ai serbatoi di potenziali dirigenti individuati con i vecchi concorsi, avrebbe dovuto affidare incarichi a dipendenti prossimi alla pensione”.
