Tonetta, come riporta il quotidiano locale l’Adige, gira l’Europa per frequentare questo genere di festival. ”Sono stato a Praga – ha riferito – in Olanda, a Zurigo, ma non avevo mai visto così tanta gente, perché di solito sono eventi a numero limitato e a pagamento, non gratis come questo”.
Il ragazzo, a Duisburg, era andato intorno alle 14 nel piazzale con gli amici, ben prima che il panico cogliesse la folla. Quell’entrata, quel tunnel della tragedia, ”era l’unica, ma lo spazio sembrava ampio, perché l’ingresso era praticamente una superstrada ed erano tutti tranquillamente in fila”.
Solo alle 17 si è accorto ”che qualcosa non andava, perche’ i cellulari hanno smesso di funzionare, come capita a Natale, quando le linee sono intasate”. A spiegare a Tonetta e agli amici ciò che stava accadendo poi sono stati alcuni ragazzi tedeschi ”e un sms di mia mamma, che aveva saputo della tragedia al telegiornale. I miei erano spaventati – ha raccontato – ma quando ho risposto hanno tirato un sospiro di sollievo”.