
Luca Traini

MACERATA-ย “Ero in auto e stavo andando in palestra quando ho sentito per l’ennesima volta alla radio la storia di Pamela. Sono tornato indietro –ย ha raccontato nella notte Luca Traini cercando di spiegare il suo folle gestoย – ho aperto la cassaforte e ho preso la pistola.ย Ho deciso di ucciderli tutti“.
In macchina, una 147 nera, ha sistemato la bandiera tricolore sul vetro posteriore, poi รจ salito a bordo con la Glock, una tuta mimetica, due caricatori, il porto dโarmi nello zainetto, due bottigliette dโacqua e una di tรจ. Quindi รจ partito a razzo sulla superstrada numero 77 diretto in cittร . Ha fatto solo una sosta allโautogrill, pochi chilometri dopo, nella zona industriale di Tolentino. ร entrato, ha ordinato un caffรจ, lโha bevuto e poi uscendo alla barista ha detto: “Ciao, vado a Macerata a fare una strage”.
Voleva, a suo modo, “vendicare” Pamela. Lui che, come ha raccontato la segretaria provinciale della Lega. aveva avuto in passato una storia dโamore con unโaltra ragazza tossicodipendente. E lui, soprattutto, che negli anni ha coltivato un odio verso gli stranieri.
Una copia del Mein Kampf, una bandiera con la croce celtica e altre pubblicazioni riconducibili all’estrema destra sono stati sequestrati dai Carabinieri a Tolentino, a casa della madre di Luca Traini.
“Abbiamo cacciato dalla palestra a Luca Traini a ottobre, aveva atteggiamenti sempre piรน estremisti, faceva il saluto romano e battute razziste. E poi da tempo so che aveva una pistola”. Questo il racconto diย ย Francesco Clerico, titolare della palestra Robbys di Tolentino (Macerata) in cui si allenava Traini. Che aggiunge: “”Lo hanno rovinato le amicizie sbagliate, questi ambienti estremisti, ha situazione familiare disastrosa, lo conosco da 10 anni almeno”.
