ROMA – Elisabetta Tulliani, 41 anni, non dovrà restituire all’ex compagno Luciano Gaucci,75 anni, nemmeno un euro. Il Tribunale civile di Roma ha dato ragione all’attuala compagna di Gianfranco Fini, scrive la Stampa. Gaucci l’aveva accusata di aver trattenuto soldi e beni di cui la Tulliani era solo la “prestanome“, mentre lei lo aveva accusato di essersi appropriato di 1 miliardo di lire che aveva investito dopo aver vinto all’Enalotto nel 1998.
IL TESORO CONTESO – Cinque appartamenti a Roma, terreni, 5 auto di lusso, gioielli e quadri d’autore da De Chirico a Guttuso. Questo il tesoro conteso tra Gaucci, che quei beni e soldi li vorrebbe indietro, e la Tulliani.
Ma il Tribunale civile di Roma, a cui Gaucci si era rivolto, ha dato ragione alla compagna di Fini, scrive la Stampa:
“Ma l’ottava sezione del Tribunale civile di Roma ha stabilito che non esistono le prove. Gaucci «non ha depositato alcun documento» che attesti l’assegnazione dei beni immobiliari per evitare guai giudiziari.Non c’è traccia, insomma «della dichiarazione di fede nella quale, secondo l’accusatore, Elisabetta riconosceva il proprio ruolo di prestanome»”.
Dal canto suo la Tulliani ha chiesto indietro 1 miliardo di lire che ha dichiarato di aver affidato a Gaucci per investirli dopo una vincita all’Enalotto di 2,204 miliardi di lire nel maggio del 1998. Ma su questo punto resterà delusa:
“E anche stavolta la decisione del giudice si basa sulla mancanza di prove: «La convenuta ha depositato documentazione bancaria attestante la corresponsione del denaro, ma non ha fornito l’ulteriore prova» a conferma che si trattava di un gesto fiduciario e non, per esempio, la restituzione di un debito”.
EQUITALIA “CI SPERAVA” – Anche Equitalia fa la sua apparizione in questa vicenda tra ex innamorati. L’ente di riscossione delle tasse infatti sperava nella vincita di Gaucci per riscuotere la sua parte,s crive La Stampa:
“. E tra l’ex coppia di innamorati – 34 anni di differenza – nella causa civile c’è di mezzo pure Equitalia che rivendica a Gaucci un credito di 133 milioni e 606 mila euro. L’azienda per la riscossione delle imposte sperava di impossessarsi di un po’ di denaro nel caso Lady Fini avesse dovuto restituire qualcosa a Gaucci. Ma così non è stato”.
GAUCCI DELUSO, TULLIANI CONTENTA – Gaucci è rimasto deluso dalla sentenza, spiega La Stampa:
“Inevitabile la delusione e l’amarezza dell’ultrasettantenne anche sul piano psicologico. In piena causa civile, un paio di anni fa, dichiarò ai microfoni: «Elisabetta aveva fame di soldi, stava con me solo per i soldi, mica per altro. Ha fatto il bottino di tutto quello che voleva, ha appartamenti, ville, terreni, e … ha cambiato strada». E nella sua memoria difensiva – assistito, dall’avvocato Sammarco – spiegava che oltre al tesoro dei beni immobili, auto e quadri, aveva ringraziato la Tulliani per la sua attività di prestanome con «gioielli, pietre preziose, brillanti, viaggi in località prestigiose, voli aerei, un orologio con brillanti del valore di 40 milioni di lire, ecc, fino a spendere la cifra di circa un miliardo di lire»”.
Soddisfatta invece la Tulliani, che conobbe Gaucci perché padre di un suo compagno di scuola:
“Ma oggi è lei la vincitrice. Non nasconde la soddisfazione il suo legale, l’avvocato Carlo Guglielmo Izzo: «Giustizia è fatta: il tribunale ha confermato la linea della famiglia Tulliani. E restiamo ottimisti anche su un eventuale processo di secondo grado. In tutti questi anni, infatti, Gaucci non è stato in grado di esibire prove a suffragio della sua versione dei fatti. E durante l’appello non potrebbe comunque farlo»”.
Ma questo, ricorda la Stampa, è solo il giudizio di primo grado sulla questione e la vicenda sul tesoro conteso promette nuovi sviluppi.