ROMA -E’ morto Lucio Dalla per un attacco cardiaco durante il suo tour in Svizzera. Il cantante, che tra pochi giorni avrebbe compiuto 69 anni, si è spento nella località di Montreux.
Secondo quanto si è appreso, Dalla ieri sera stava bene ed era andato a dormire sereno. La sua ultima apparizione televisiva è stata al Festival di Sanremo insieme a Pierdavide Carone, nel doppio ruolo di autore del brano ‘Nanì’ e di direttore d’orchestra.
Dopo il festival di Sanremo, Lucio Dalla era impegnato da pochi giorni in un tour internazionale che avrebbe concluso il 30 marzo a Berlino. La tournee era cominciata a Lucerna il 27 ed era proseguita la sera successiva a Zurigo. Dopo la tappa di Montreux, in programma ieri sera, il tour prevedeva altre date tra cui Basilea, Berna, Ginevra, Lugano, Parigi, Dusseldorf, Amburgo, Brema, Francoforte, Lussemburgo, Stoccarda e Monaco, fino al tappa conclusiva a Berlino. In scena sempre. Il tour seguiva la recente pubblicazione di ‘Questo è Amore’, doppio cd contenente alcune perle nascoste della sua sterminata discografia, e la produzione e realizzazione di ‘Nani” e altri racconti….’, il nuovo album di Pierdavide Carone.
Il tour europeo era una consuetudine che si ripeteva dai primi anni ’80 a intervalli regolari e che poneva il cantautore tra gli artisti meglio radicati tra le preferenze delle platee europee più attente. Nei concerti Dalla interpretava i più grandi successi che l’hanno reso famoso in tutto il mondo e inserito a pieno titolo nella storia della musica italiana contemporanea: da ‘Caruso’ a ’04/03/’43’, da ‘Come è profondo il mare’ a ‘Balla balla ballerino’, da ‘L’anno che verrà” a ‘Futura’ e ‘Piazza Grande’. Dalla era accompagnato da una band composta da Fabio Coppini alle tastiere, Bruno Mariani alle chitarre, Gionata Colaprisca alla batteria e percussioni, Roberto Costa al basso, Marco Alemanno nella doppia veste di attore e di vocalist insieme ad Emanuela Cortesi.
Poco dopo la sua morte, a Bologna hanno iniziato a riecheggiare le note delle canzoni più famose di Dalla. Dalla sua abitazione bolognese, nella centralissima via D’Azeglio, le persiane del grande appartamento sono chiuse, ma dalle finestre del palazzo escono le note di alcuni dei suoi successi più famosi, come Caruso e Canzone.
Nessuna avvisaglia, ”stava bene. Lui e Mondella si sono sentiti ieri sera dopo il concerto di Montreaux: era contento di come era andato il concerto. Stamattina si è svegliato, ha fatto colazione, un paio di telefonate”, poi il malore. Così, dalla Midas Promotion – società di comunicazione nel mondo della musica e dello spettacolo fondata da Michele Mondella – la sua assistente ricorda, al telefono, le ultime ore di Lucio Dalla.
”L’ho sentito ieri sera, è vivissimo”. Roberto Serra, bolognese amico storico di Lucio Dalla e fotoreporter di professione, non voleva credere alle notizie che arrivano da Montreux. ”Non è possibile, mi ha telefonato ieri sera, stava benissimo, ed era felice, tranquillo, divertito e in pace con se stesso”.
”Era contento per un’intervista che gli avevano fatto – ha cambiato verbo Serra quando è stato chiaro che l’amico fosse scomparso per un attacco cardiaco – e per il tour europeo che aveva appena cominciato. Diceva che era emozionante ritrovare i luoghi di un analogo tour di trent’anni fa e di trovare, pur nella diversità delle situazioni, la stessa positiva risposta di pubblico di allora. Era a Zurigo, Stava andando a Montreux, era felice”. Il suo ultimo viaggio.
Lo ricorda con affetto Carlo Verdone. ”Ho appreso la notizia con grande dolore. Solo quindici giorni fa Dalla mi aveva chiamato chiedendomi di presentargli il suo libro, ma nello stesso giorno dovevo presentare il mio. Così ho dovuto dire di no”. Così Carlo Verdone commenta a caldo la scomparsa del cantautore. ”Ma sono invece contento di una cosa: avevo dedicato a lui un intero film come Borotalco e lui ne andava fiero”, sottolinea l’attore e regista. E conclude: ”Ci sentivamo spesso al telefono. Con lui si perde un grande compositore e una persona colta ed estremamente generosa”.
Jovanotti sceglie Twitter: ”Oh no dai no…non ci posso credere dai…davvero non posso crederci”. Stesso social network usato da Walter Veltroni. ”Lucio. Anni di amicizia. E valanghe di ricordi. Non è giusto. No”. Anche da Nichi Vendola: ”Un amico caro, un amico della Puglia e dei pugliesi. Rimarrà nei nostri cuori”.
”Ho avuto la fortuna di conoscere Lucio Dalla qualche anno fa a Bologna, avevamo doppiato insieme un fumetto di Milo Manara”. Così Valentino Rossi su Twitter reagisce alla morte del cantautore. Il pilota aggiunge anche, in un secondo messaggio: ”Disperato erotico stomp’ è una delle mie canzoni preferite. Ciao Lucio”.
”Sono stravolta”. Nicoletta Mantovani, vedova di Luciano Pavarotti, ha la voce rotta per la notizia della morte di Lucio Dalla. ”Era un grande amico di Luciano. Un grandissimo artista e un grandissimo uomo, con una sensibilita’ enorme. Che ha saputo starmi vicino nei momenti difficili”, ha detto. Dalla e il maestro modenese hanno cantato insieme a tanti ‘Pavarotti & Friends’: si ricorda in particolare l’esibizione di ‘Caruso’. ”Non riesco a crederci”, ha aggiunto Nicoletta Mantovani.
Francesco De Gregori, cantautore che ha collaborato tante volte con Dalla, ha scelto il silenzio in un momento di particolare dolore. L’unico commento, affidato all’ufficio stampa, è stato: ”Questo è un momento tristissimo e non mi sento di parlare con nessuno”.