Lusi a Servizio Pubblico: "Se parlo salta il centrosinistra"

ROMA, 09 MAR – ''Questa partita e' molto piu' grande, questa partita fa saltare il centrosinistra. E quando su di me uscira' fuori ulteriore merda che servira' a screditarmi definitivamente non ci sara' piu' una domanda da porsi''. E' un passaggio dell'intervista all'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, accusato di aver sottratto 13 milioni di euro dal capitale del partito, a Servizio Pubblico, ripresa dal Fatto Quotidiano.

''Io ho gestito 214 milioni di euro, ne ho lasciati 20 in cassa. Facciamo finta che ne abbia presi 7 poi ho pagato 6 milioni di tasse e arriviamo a questi famosi 13 milioni. Ne rimangono altri 181. Li abbiamo usati tutti per pagare il personale e i telefonini?'', si chiede Lusi. ''Perche' i revisori dei conti e il comitato di tesoreria hanno sempre fatto relazioni positive sui miei bilanci? – aggiunge – E' evidente che andavano bene altre cose, no?''. Inoltre Lusi afferma di aver finanziato l'attuale sindaco di Firenze, Matteo Renzi ma ''e' evidente che queste informazioni sono uscite da chi sta facendo le indagini o, piu' probabilmente, dalla guerra interna al Partito Democratico. E' cosi'. Nessuno e' interessato a che io parli''. ''Io eseguivo cio' che mi veniva detto – aggiunge – ed evidentemente per loro ero affidabile''. Le cose che Lusi eseguiva ''rientrano nel border line del finanziamento alla politica. Formalmente e' tutto lecito'', precisa. Lo scandalo delle risorse sottratte della Margherita, secondo Lusi, nascerebbe da ''un fuoco amico, figlio di una guerra vecchia, prima contro Rutelli e poi contro il Pd'', non da un warning della Banca d'Italia. ''Noi abbiamo sempre risposto alle segnalazioni di Unicredit – precisa Lusi – e Unicredit ha rimandato indietro le nostre risposte perche' in realta' inciuciava. Ma perche' inciuciava? Perche' qualcuno gli ha detto di inciuciare''.

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Elisa D'Alto