ROMA, 1 GIU – Due milioni e mezzo di euro in assegni in bianco di cui non si conosce la destinazione. Su questa ulteriore somma di denaro si sta soffermando l’attenzione dei pm di Roma che indagano sull’ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, accusato, con altri, di associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita.
Il procuratore aggiunto Alberto Caperna e il sostituto Stefano Pesci avrebbero, infatti, ricostruito la movimentazione totale dei fondi giunti nelle casse dei Dl negli ultimi cinque anni.
Secondo quanto scrive l’Ansa, “chi indaga conferma, così come ribadito dal tribunale del Riesame, che in totale sono 88 i milioni di euro ricevuti dal partito sia come rimborso elettorale che come contributi degli iscritti in altre voci”. Circa 60 milioni, avrebbero accertato gli inquirenti, sarebbero stati utilizzati per l’attivita’ politica del partito. Al momento si attesterebbe sui 25 milioni di euro la ”depredazione” messa in atto da Lusi nelle vesti di tesoriere del partito. Si indaga ancora su un ulteriore ammanco di 50 milioni di euro. Per quanto riguarda l’indagine, gli uomini delle Fiamme Gialle stanno proseguendo gli accertamenti su societa’ e fondazioni che hanno ottenuto finanziamenti dal partito. Al momento, si apprende da piazzale Clodio, non sarebbero emerse irregolarità .
LA DENUNCIA DI LUSI La Procura di Roma aprira’ un fascicolo di indagine in relazione alla denuncia presentata dal senatore Luigi Lusi, l’ex tesoriere della Margherita accusato di aver fatto sparire dalla casse del partito circa 25milioni di euro, e che tira in ballo, per il reato di diffamazione, Francesco Rutelli e Matteo Renzi. I due esponenti dei Dl potrebbero, come atto dovuto, essere iscritti nel registro degli indagati dal pm Stefano Pesci. Da piazzale Clodio si sottolinea, comunque, che per il procedimento potrebbe essere sollecitata l’archiviazione.
PM POTREBBERO RISENTIRE I Potrebbe essere riconvocato dai magistrati di Roma Luigi Lusi, l’ex tesoriere. Cio’ dovrebbe avvenire dopo che il Parlamento si sara’ espresso sulla richiesta di arresto. Nei prossimi giorni gli inquirenti continueranno nell’ attività istruttoria: i magistrati attendono le istanze dei difensori dei vari soggetti coinvolti. In tal senso potrebbero presto essere risentiti i due commercialisti di Lusi attualmente indagati, Giovanni Sebastio e Mario Montecchia.