Muore la madre di Vallanzasca: nello stesso giorno gli viene negata la semilibertà

MILANO – Nel giorno in cui muore la madre, a Renato Vallanzasca, l’ex capo della Mala milanese, il tribunale di sorveglianza ha detto no alla sua richiesta di semilibertà. Una richiesta che, sembra, l’ex bandito, tuttora detenuto anche se gode del lavoro esterno, avesse presentato senza particolare convinzione.

Ma la notizia più dolorosa per “il bel René” è stata la morte di sua mamma Marie, 94 anni, che si è spenta nella notte in una casa di cura a Milano.

Marie Vallanzasca era malata da tempo e proprio per starle vicino il figlio, nel maggio del 2005, aveva usufruito del primo permesso. Era stato tre ore nella vecchia casa di via Porpora a Milano, dove erano vissuti i suoi genitori. Poi, da quello di Voghera, era stato trasferito nel piùvicino carcere di Bollate, nel Milanese.

Marie Vallanzasca era nata a Lesa, sul Lago Maggiore, e aveva conosciuto il padre di Renato, Osvaldo Pistoia, a Milano, dove la donna aveva avviato un negozio di abbigliamento. Osvaldo era sposato e quindi la coppia non poté mai unirsi in matrimonio, ed è per questo che Marie diede il suo cognome a Renato e a suo fratello Roberto.

Fu dai suoi genitori che Vallanzasca si rifugiò per qualche ora dopo la rocambolesca fuga dalla nave ancorata a Genova durante un trasferimento da un carcere all’altro. Fu sempre mamma Marie a peregrinare tra le 36 carceri italiane in cui il figlio fu trasferito e a seguirlo durante gli innumerevoli processi nelle varie città d’Italia.

La sua figura compare anche nell’ultimo film sulla vita di Vallanzasca, “Gli angeli del male”, diretto da Michele Placido che René ha potuto vedere nelle settimane scorse in una proiezione privata.

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Alberto Francavilla