Aveva definito nel suo blog il regime carcerario del 41 bis ”odioso e crudele”. E ora il boss Nino Mandalà, considerato il capomafia di Villabate (Palermo), libero dopo avere scontato 8 anni di carcere per mafia, viene sommerso da un coro di critiche sul web. ”Quelli come voi andrebbero internati nei gulag. Senza processi, proprio come avete fatto con le vostre vittime, come avete fatto con la Sicilia”, scrive Pier.
La prima di una lunga serie di prese di posizioni contro le affermazioni del boss. Osserva Dizzy: ”Siete feccia e da feccia andate trattati. Assassini e piagnoni. Almeno aveste la decenza di assumervi la responsabilità delle vostre schifezze ed espiare le vostre colpe in decoroso silenzio. Buoni solo con una pistola in mano”. E incalza Massimo: ”Siete solo piccoli ominidi meschini”.
”W Giovanni Falcone, W Paolo Borsellino, W Peppino Impastato – dice Antonio – la mafia è una montagna di merda”. Si indigna Chiara: ”Ma ci rendiamo conto delle barzellette che succedono in Italia? Adesso ad un mafioso e’ permesso anche di scrivere su un blog? E per di più questo mafioso può tranquillamente permettersi di dire la sua sull’eccessiva durezza del 41bis? Ma stiamo scherzando”.
Dello stesso tenore il commento di Giovanni: ”Si ricordi che gente come lei – scrive rivolgendosi a Mandalà – ha distrutto intere famiglie felici… che tristezza… io non capisco in che modo lei abbia il coraggio di lamentarsi di una pena che è si pesantissima ma minima rispetto al dolore che avete creato lei e gli altri mafiosi come voi. Persone sciolte nell’acido… Gente dello stato fatta saltare in aria… Ma non li avete uccisi le loro idee continueranno a camminare sulle nostre gambe”.