
ROMA – “Il vero scopo di questa inchiesta รจ costringermi a cedere raccontando la corruzione a Roma nell’ultimo decennio ma non posso inventarmi le cose che non so. Noi non abbiamo mai finanziato illegalmente la politica, ma tutto legalmente: Rutelli, Veltroni, Alemanno, Marino, Zingaretti, Badaloni, Marrazzo, tutti praticamente, anche Renzi: tutti contributi dichiarati in bilancio”. Lo scrive Salvatore Buzzi, in carcere dopo l’inchiesta su Mafia Capitale, in una lettera dal carcere alle sue collaboratrici Annamaria Bufacchi e Adriana Sposato nel dicembre scorso.
Nel corso dell’interrogatorio svolto davanti ai pm il 31 marzo scorso, Buzzi torna sulla questione del finanziamento alla politica. “Sostenevamo attraverso contributi diretti alcuni candidati, e altri invece li abbiamo sostenuti, come si dice, attraverso la campagna elettorale diretta – ha detto – Abbiamo finanziato sia Alemanno, poi abbiamo dato un contributo anche a Ozzimo, sostenevamo Coratti, sostenevamo Nieri”. E ancora: “Abbiamo dato altri soldi, sempre legalmente, alle fondazioni. Abbiamo dato, credo 15.000 euro a Patanรจ”.
“Ti chiamavano – prosegue Buzzi – per le famose cene, come posso dire, c’รจ una cena con Alemanno, 1000 euro a persona, tu prendevi un tavolo e ovviamente erano 10.000 euro. Ma noi ne abbiamo fatte, noi l’abbiamo fatta pure con Renzi la cena eh? Quindi le abbiamo fatte con tutti le cene, con Zingaretti, la nostra รจ una grande cooperativa. A me se non mi chiamavano ero piรน contento eh? Se non mi chiamavano era meglio per noi, risparmiavamo”.
