
PALERMO – Una colletta da parte delle cosche mafiose per raccogliere 600mila euro di tritolo per un attentato contro il pm Nino Di Matteo. Dopo l’ordine di morte per Di Matteo lanciato nel dicembre 2012 dal superlatitante Matteo Messina Denaro le cosche palermitane iniziarono infatti subito i preparativi per recuperare una grossa quantità di esplosivo.
Questo ha raccontato l’ultimo pentito di mafia, l’ex capofamiglia dell’Acquasanta Vito Galatolo: i principali clan contribuirono tutti con una somma in contanti. Nel giro di poco tempo, furono raccolti 600 mila euro. E l’esplosivo fu acquistato. Da chi e dove resta coperto da un rigido segreto istruttorio.
Intanto nella giornata di giovedì è tornato a riunirsi il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Francesca Canizzo. È stata data attuazione alle ulteriori misure di sicurezza nei confronti di Nino Di Matteo disposte martedì dal comitato nazionale presieduto dal ministero dell’Interno Angelino Alfano.
