PALERMO – ''Per quel che mi riguarda sto scontando la mia pesantissima pena, senza mortificazione con grande forza morale, tenendo alta la testa e forte il cuore. So nel mio cuore e nella mia coscienza di non aver mai favorito ne' la mafia ne' i mafiosi''. Lo scrive in una lettera dal carcere di Rebibbia l'ex governatore e senatore Salvatore Cuffaro – che sta scontando una condanna a 7 anni di carcere per favoreggiamento aggravato – al sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi che ha reso noto il testo della missiva che comincia cosi': ''Sono Toto' Cuffaro, scusa se sono ufficiale e non ti scrivo caro amico, non vorrei che cio' ti procurasse qualche guaio, ormai per la legge, per lo Stato, purtroppo anche per la giustizia, io sono uno che ha favorito la mafia''.
''So che ti viene difficile crederlo – prosegue – , per fortuna in tanti non ci credono, sicuramente la stragrande maggioranza dei siciliani onesti, ma purtroppo non serve essere nel giusto se i giudici dicono diversamente. Io ho scelto non solo di osservare il mio dovere, ma soprattutto di garantire il mio diritto, cioe' il rispetto per le Istituzioni tutte. E la magistratura e' una istituzione. E la fiducia riconfermata alla giustizia, anche quando non e' giusta''.
''C'e' stato un tempo – prosegue – per me per la gloria e per il prestigio, che ho voluto vivere come servizio per gli altri , con grande umilta'. Adesso c'e' un tempo per l'umiliazione,che voglio vivere con dignita' e coraggio, continuando anche qui in carcere ad aiutare tanti che hanno bisogno di umanita' e speranza''.