PALERMO – Francesco Vella, 36 anni, di Gela, esponente di spicco del clan Emmanuello, di Cosa Nostra gelese, ha deciso di collaborare con la giustizia. Lo si è appreso stamani, in corte d'appello, a Caltanissetta, quando è stato letto uno stralcio del suo interrogatorio, durante il processo di secondo grado ''Munda Mundis'' contro esponenti delle cosche gelesi accusati di avere estorto per 10 anni denaro alle imprese che gestivano il servizio di smaltimento dei rifiuti nell'Ato CL2 di Gela.
La scelta di Vella sarebbe maturata dopo una lunga riflessione che – a dire del suo avvocato – ''l'ha portato a prendere consapevolezza degli errori commessi, a chiudere col suo passato e a dedicarsi interamente ai propri familiari per garantire loro un futuro migliore''. ''Troppo pesanti'' i rimorsi per i crimini di cui si è macchiato.
Francesco Vella (soprannominato ''Cicciu u pazzu'') è stato reggente del clan Emmanuello nei primi anni del 2000. Detenuto dal 2004, Vella sta per finire di scontare varie condanne per associazione mafiosa, estorsioni e traffico di sostanze stupefacenti.