Il fratello di Peppino Impastato, il militante di Democrazia Proletaria assassinato dalla mafia il 9 maggio 1978, attacca il sindaco del comune Bergamasco Ponteranica. «A noi familiari di Peppino Impastato, apprendere la notizia che il sindaco di Ponteranica, Cristiano Aldegani, abbia indetto un concorso rivolto alle scuole del suo territorio, dedicato a mio fratello e alle vittime di tutte le mafie dal 1860 al 2010, dal titolo ‘educato alla legalita’, è parsa una presa in giro».
Per Giovanni Impastato «la proposta potrebbe anche essere encomiabile se non fosse stata indetta dallo stesso sindaco – aggiunge – che si è adoperato, non appena insediatosi, per far togliere dalla biblioteca comunale l’intitolazione a mio fratello Peppino, in questo modo, invece, si tratta evidentemente di una volgare ipocrisia. Chi cancella la memoria storica, infatti, si macchia di un ‘crimine’ sociale».
«Noi chiediamo che questo concorso – conclude Giovanni – venga subito annullato, soprattutto per il rispetto della memoria e di tutte quelle persone che credono nei valori della giustizia e della legalità».