Erano condannati a diversi ergastoli per associazione mafiosa e omicidio. I carabinieri del Gis dopo aver circondato il casolare hanno più volte intimato ai due fratelli di arrendersi, quindi hanno fatto irruzione sfondando la porta e immobilizzando Calogero Mignacca che si trovava all’ingresso ed era armato di pistola.
Il fratello Vincenzino, anche lui armato, era dentro un’altra stanza e, raccontano i militari, al momento dell’irruzione si è suicidato sparandosi un colpo alla testa. I due, coinvolti nell’operazione antimafia, Icaro-Romanza, sono stati condannati all’ergastolo con l’accusa di associazione mafiosa, omicidi ed estorsioni commessi tra il 1997 e il 2000 nell’hinterland tirrenico messinese, inseriti dal Viminale nell’elenco dei 30 latitanti più pericolosi.