ROMA – Il Dna di Danilo Restivo individuato dagli ufficiali del Ris che stanno eseguendo la ”superperizia” genetico-forense sarebbe stato estratto da residui di tracce ematiche isolate sulla maglia di Elisa Claps. Lo si apprende da indiscrezioni trapelate in ambienti vicini all’inchiesta. Il Dna estratto è risultato sovrapponibile con quello di Restivo: sia con il profilo genetico dell’indagato estratto da una tazza e da un bicchiere usati dall’uomo, sia con quello trasmesso recentemente della polizia inglese alla magistratura di Salerno.
Se le indiscrezioni saranno confermate nella relazione che i ”superperiti” dovranno depositare nei prossimi giorni, acquisterebbe rilievo una tesi d’accusa, secondo la quale Restivo potrebbe essersi ferito – o potrebbe essere stato ferito dalla vittima in atteggiamento di difesa – durante l’accoltellamento mortale di Elisa Claps. In quelle fasi concitate, il sangue di Restivo sarebbe finito sulla maglia della ragazza. Tale ricostruzione, inoltre, smentirebbe quella sempre riferita da Restivo sulle fasi successive al suo incontro con Elisa Claps, la mattina del 12 settembre 1993, nella Chiesa della Trinità : ha raccontato di essere rientrato a casa con un lieve taglio ad una mano, per il quale si fece medicare in ospedale, sostenendo di essersi ferito cadendo in un cantiere di scale mobili in costruzione.
La madre di Elisa. ”L’ho sempre saputo, perché Elisa me l’ha sempre fatto capire. Elisa me l’aveva detto che su quella maglia c’era la firma dell’assassino, Danilo Restivo”. Lo ha detto Filomena Iemma, madre di Elisa Claps, durante la trasmissione di Rai tre ”Chi l’ha visto?”. Il dna di Restivo e’ stato rilevato dai Ris sulla maglia che Elisa indossava il 12 settembre 1993, il giorno della sua scomparsa, e che la madre le aveva intessuto a mano.