Cronaca Italia

Mairano (Brescia), sindaco leghista fa rimuovere bandiera della pace appesa in una scuola: “E’ simbolo politico”

Igor Zacchi, sindaco leghista di Mairano, in provincia di Brescia, ha fatto rimuovere una bandiera della pace appesa dai bimbi fuori dalla scuola elementare per rendere omaggio ai loro coetanei ucraini e l’ha sostituita con bandiere di Ucraina e Russia separate dalla scritta “Pace”.

Mairano, bandiera della pace rimossa dalla scuola dal sindaco

“Non essendo una bandiera istituzionale non può essere affissa presso edifici pubblici. Inoltre è noto come sia stata fatta propria da una fazione politica che prese appunto il nome di ‘Sinistra Arcobaleno’. La politica deve stare fuori dalle scuole di quel grado”, ha spiegato il sindaco. Una decisione che però ha scatenato le polemiche. 

Come riporta il Corriere di Brescia, il sindaco ha spiegato: “Non ne ho chiesto la completa eliminazione (la bandiera è stata spostata nel corridoio della scuola, ndr) unicamente per l’affetto che nutro verso i bimbi. Ora c’è uno striscione con la scritta ‘Pace’ e le bandiere delle nazioni in conflitto. Non capisco perché a qualcuno non vada bene. La pace è di tutti, non solo di alcuni”, ha aggiunto Zacchi.

La reazione dei cittadini

Una decisione, quella di Zacchi, che ha lasciato senza parole molti cittadini. “Ma cosa ne sanno i bambini di politica, di destra e di sinistra? I colori dell’arcobaleno danno pace e serenità”. “L’arcobaleno è riconosciuto a livello internazionale come simbolo di pace, continuiamo a dire che i bambini devono vivere in un mondo a colori e poi togliamo loro l’arcobaleno per sostituirlo con una scritta, triste, in grassetto nero”: sono solo alcuni dei commenti in merito alla vicenda.

Il presidente locale dell’Anpi, Angelo Chiarini, ha invitato i cittadini a manifestare con bandiere arcobaleno davanti alle scuole di Mairano. “Presenteremo un’interrogazione per capire perché si sia scelto di togliere la bandiera appesa dai bambini”, ha detto invece il consigliere di minoranza, Filippo Ferrari.

Published by
FIlippo Limoncelli