Sui rimborsi «ne discuteremo perché sappiamo che la gente ha avuto dei disagi»: lo ha detto l’amministratore delegato di Fs, intervenuto a “Il fatto del giorno” su RaiDue. «Noi rimborsiamo già chi rinuncia al viaggio e di rimborsi ne abbiamo già fatti 7mila», ha sottolineato.
Diverso il discorso per «chi desidera comunque viaggiare», perché «per noi questi viaggi costano molto di più di un viaggio regolare» ma «discuteremo anche di rimborsi».
«Noi abbiamo preso un impegno: “Sopprimere il minor numero possibile di treni” – aggiunge Moretti – Naturalmente se le condizioni meteorologiche lo permetteranno. Noi ci metteremmo il massimo dell’impegno».
«Se ci sarà una perturbazione non prevedibile – sottolinea però l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato – è difficile dire che cosa succederà. Molti dei ritardi di cui parlano i media sono causati perché i treni vengono da Parigi o Basilea, ad esempio, è accumulano ritardi».
Nessun problema, invece, per le brevi percorrenze. «Per le brevi distanze non abbiamo avuto particolari difficoltà – afferma – La nostra rete regionale ha funzionato, mentre a Berlino il 50% dei treni non ha funzionato, Parigi è in crisi e la Spagna anche».
L’amministratore delegato di Fs torna anche sulla polemica “delle coperte e dei panini”: «Non è che non facciamo assistenza – spiega Moretti – Panini e acqua ne abbiamo distribuiti a migliaia. Abbiamo detto alla gente di aiutarci. Noi già lo facciamo ma un po’ di previdenza aiuta. È come quando uno va in automobile. Se i treni restano fermi per 4 ore in linea nessuno può arrivare velocemente ad aiutare e senza elettricità non funziona neanche il riscaldamento».