ROMA – E’ il Buran, il vento gelido delle steppe russe, lo sgradito ospite che dalla Siberia si sta dirigendo a ovest, portando quel gelo che sferza l’Italia. Durante il suo tragitto perde un po’ della sua intensità. Nella steppa Russa il Buran si manifesta in tutte le sua potenza, accompagnato da fitte nevicate e con raffiche che oltrepassano i 100 Km/h. Il freddo è in genere molto intenso durante gli episodi di Buran con temperature spesso inferiori ai -20°C. E’ il vento che in Russia annuncia il “generale inverno”, l’armata fantasma che sconfisse Napoleone prima, e ricacciò indietro Hitler cambiando le sorti della II guerra mondiale. L’etimologia sembra far discendere dallo stesso ceppo linguistico Buran, bora, buriana, burrasca.
La neve con simili condizioni cade sotto forma di piccolissimi fiocchi trasportati dalle folate di vento, rendendo l’ambiente circostante accecante, un po’ come le tempeste di sabbia nel deserto. Le condizioni climatiche diventano estreme anche perchè il vento, già gelido accentua ancor più la sensazione di freddo, mentre la neve dalla consistenza polverosa penetra ovunque, rendendo difficile camminare e svolgere una qualsiasi azione all’aria aperta. Parente stretto del Buran è il Blizzard, che soffia nelle lande ghiacciate del nord America. Il Centro Meteo Italiano ricorda che In Italia ed in Europa il Buran giunge raramente durante i più intensi episodi di freddo che accompagnano le irruzioni fredde continentali.
Tali circostanze si verificano quando sul comparto Russo-Scandinavo si genera un robusto anticiclone termico ( l’anticiclone Russo-Siberiano) e sul Mediterraneo è presente una depressione chiusa che richiama correnti da Nord-Est. Avanzando verso occidente, l’aria artica continentale perde le sue caratteristiche originarie, interagendo con altre di natura più temperata, tuttavia soprattutto in Europa Centrale e nei Balcani il vento della steppa Russa è in grado di dar luogo ad ondate di freddo storico. In Italia gli eventi di Buran più rilevanti sono stati quelli del Dicembre 1996 più recentemente e soprattutto quelle del celebre Febbraio 1956, quando per quasi un intero mese la Nostra Penisola e la maggior parte d’Europa furono assediati da freddo intenso e nevicate record.
Veniamo alla difficile situazione meteo italiana. La neve scende da alcune ore in alcune regioni del centro-nord e laddove non nevica è tornata la pioggia. La Protezione Civile spiega che un vortice depressionario, alimentato da aria fredda, sta raggiungendo la nostra penisola, determinando questa fase di tempo perturbato che porterà, nelle prossime ore, vento forte, neve e pioggia. Viabilità Italia invita a mettersi in viaggio solo se necessario, mentre la società Autostrade ha disposto il temporaneo stop dei mezzi pesanti superiori a 7,5 tonnellate in vaste aree di Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana. Dopo lo sciopero dei Tir un’altra mazzata per il trasporto e l’economia nazionale. Previsto in nottata un intensificarsi delle precipitazioni. Anche il calcio ha subito le conseguenze del gelo: Parma-Juve, Sampdoria-Empoli e Modena-Albino Leffe sono state rinviate per neve. Predisposto, invece, un piano antineve a San Siro in vista di Inter-Palermo di domani. Morto in un incidente stradale causa maltempo, alla periferia di Siracusa, un bambino di un anno. L’auto, guidata dalla madre, è precipitata in una voragine coperta d’acqua. La donna è stata soccorsa dai passanti. Ecco il quadro regione per regione.
VALLE D’AOSTA -21 OLTRE 3 MILA METRI: punta Hellbronner (3.462, massiccio del Monte Bianco) -21 gradi, e a Cime Bianche (3.100 metri, Cervinia) -19 gradi: sono le temperature più basse registrate la notte scorsa in Valle d’Aosta. Ad Aosta la temperatura più bassa è stata invece di -2 gradi.
ATTESI -20 GRADI IN ALTO ADIGE: il Servizio meteo della Provincia di Bolzano preannuncia l’arrivo di aria fredda dalla Siberia con il picco di temperature polari nel prossimo fine settimana. Di notte nelle valli più elevate nell’area della val Pusteria e dell’Alta Val d’Isarco le temperature potranno andare al di sotto dei 20 gradi sotto zero.
A TRIESTE BORA SOTTO I 100 KMH: la Bora ha “rallentato” oggi a Trieste la propria forza, soffiando “solo” a 97 chilometri orari, ma le previsioni meteorologiche sul Friuli Venezia Giulia tendono al peggio. Le temperature minime sono bruscamente scese, con il “picco” di -17,8 gradi sul monte Lussari e -15,4 sul monte Zoncolan. Domani e dopodomani sulla regione si prevede Bora molto forte sulla costa, con raffiche che a Trieste potranno superare i 130 orari.
NEVE A TORINO: in citta’ sono caduti una decina di centimetri di neve e c’e’ rischio ghiaccio. Mobilitati per il momento oltre 500 spalatori. Da domani fino al 5 febbraio l’ospedale Molinette chiuderà l’attività non urgente perché la centrale termica per il riscaldamento e il condizionamento, in corso di ristrutturazione, non è in grado di affrontare le temperature polari previste per i prossimi giorni. La decisione ha provocato forti polemiche. *
VENEZIA ATTENDE LA NEVE: la Polizia municipale di Venezia ha ricevuto nel primo pomeriggio dalla Protezione civile la comunicazione di stato di preallerta. Dalle 20 in funzione i mezzi spargisale. Nel frattempo, in previsioni di possibili nevicate, sono stati preallertati anche i mezzi spazzaneve.
ALLERTA NEVE IN LIGURIA: la Protezione Civile della Liguria ha confermato l’allerta 1 per neve su tutto il territorio regionale fino a domani alle 12. E’ previsto un ulteriore calo delle temperature, già rigide, e, domani, venti da Nord-Nord Ovest fino a burrasca. Domani a Genova le scuole rimarranno chiuse.
NEVICA A MILANO: dal pomeriggio. Intanto è in piena funzione il piano antifreddo del comune. Soccorsi 4 clochard. Restano aperti i mezzanini della metropolitana per i senzatetto e i volontari sono alla ricerca di chi ha bisogno di aiuto per assisterlo in modo adeguato.
BOLOGNA SI PREPARA ALLE NEVICATE: sale sulle strade, mezzi spazzaneve in azione non appena la neve raggiungerà i 4 centimetri di spessore: così il Comune di Bologna si sta attrezzando per gestire la nevicata in arrivo in città. Inoltre sono stati previsti 26 posti in aggiunta ai 398 già indicati dal ‘piano freddo’.
IN TOSCANA INTENSE NEVICATE: anche a bassa quota. Scuole chiuse in diverse citta’, ma non a Firenze anche se la citta’ si e’ imbiancata. Protesta degli studenti su Fb.
NEVICA NEL PESARESE E ANCHE A PERUGIA: il prefetto della citta’ umbra ha disposto il divieto di circolazione per i mezzi pesanti (oltre le 7,5t) nelle principali via di transito della provincia.
RISCHIO NEVE ANCHE A ROMA: tra giovedi’ e venerdi’ rischio neve a Roma, dove sono state distribuite 100 tonnellate di sale, di cui saranno cosparse le strade di grande viabilità e quelle di competenza municipale; al lavoro anche una task force di 300 operatori del volontariato. Prima neve oggi in Ciociaria; i fiocchi hanno già imbiancato Filettino, il paese più alto del Lazio, dove si è formato uno strato bianco di alcuni centimetri.
TORNA PIOGGIA IN CALABRIA: dopo una tregua di alcune ore torna la pioggia nella gran parte della Calabria. Le temperature restano sempre molto rigide. Le zone maggiormente colpite dalle precipitazioni sono quella del reggino e del cosentino.
PIOGGIA IN SICILIA: mentre sull’Etna cade la neve e le strade sono percorribili solo con catene. Neve sui rilievi anche alle porte di Palermo. A Messina sarà riattivato al PalaRussello di Gravitelli il punto di emergenza freddo, per accogliere ed assistere le persone senza fissa dimora.
IN ARRIVO NEVE IN SARDEGNA: le temperature fra sabato e domenica potrebbero giungere sotto zero (previsti -2 anche a Cagliari) con nevicate a quote basse.