TRENTO, 6 FEB – La tubatura per la distribuzione del gas a Trento rotta per le basse temperature di questi giorni dovrebbe essere riparata per la serata. Per fare piu' in fretta e' stata adottata una delle procedure di emergenza, che prevede d'interrompere la fornitura di metano ai maggiori fruitori della citta', cioe' ospedali, piscine e la ditta TrentoFrutta, che trasforma frutta e verdura fresca e surgelata in semilavorati per l'industria.
Concordata l'interruzione, gli ospedali Santa Chiara e San Camillo sono passati alle caldaie a gasolio, senza che dipendenti e utenza si accorgessero. Quanto alle piscine, e' stato valutato che gli impianti avessero un'autonomia di almeno cinque ore prima di perdere un grado di temperatura dell'acqua. Cosi' sono state avvisate e sono rimaste aperte senza problemi. La ditta TrentoFrutta invece, appreso del guasto, ha dato la disponibilita' a interrompere la produzione e l'ha potuto fare senza danni.
L'alternativa, secondo quanto viene spiegato da Dolomiti Energia, sarebbe stata di creare un bypass sulla rottura per continuare a erogare a tutti il servizio, ma col rischio di tempi molto piu' lunghi, visto il terreno ghiacciato.
