La chiesa di cui è parroco è chiusa per inagibilità a causa delle frane cadute durante l’ultima ondata di maltempo, pertanto da settimane un parroco spezzino celebra Messa all’interno di un tendone montato dalla Protezione Civile accanto all’edificio sbarrato. Lui è don Gino Rossi, ultraottantenne parroco della Pieve di Marinasco, frazione della Spezia.
Già soggetta a crolli la struttura ha risentito dell’ultima alluvione, quella del 22 dicembre scorso. Un affresco a medaglione si è staccato dal soffitto ed è crollato a terra. Accertata la pericolosità dello stabile, è stata decretata la chiusura. Ma don Gino Rossi non si abbatte e spera che si trovino i fondi per sistemarla: ”Mi affido – dice – alla divina Provvidenza e alle persone di buona volontà”.
Nello spezzino sono tanti i fronti rimasti aperti dopo l’alluvione: sono da bonificare decine di frane, resta ancora interrotta la strada per Tellaro, ci sono altre strade comunali e provinciali chiuse. La Regione Liguria ha chiesto al governo 300 milioni di euro per affrontare le problematiche aperte dal maltempo nei mesi autunnali sul territorio ligure.