ORTONA – Sono rimasti solo due pali che affiorano a fatica tra le onde a ricordare uno dei simboli dell’Abruzzo: lo storico trabocco Punta Mucchiola, di Ortona, in provincia di Chieti, è sprofondato in mare, sotto i colpi sferzanti del maltempo. E’ scomparso sovrastato dalle mareggiate, risaliva a più di 300 anni fa. A rischio c’è anche un altro tra i più antichi impianti di pesca tradizionale della costa teatina, il trabocco di Punta Turchino, celebrato da Gabriele D’Annunzio nel Trionfo della Morte, che è stato fortemente danneggiato.
Per il trabocco del Turchino, uno dei pochi di proprietà di un Comune, quello di San Vito Chietino, che da tempo richiedeva opere di manutenzione, sono in corso sopralluoghi per valutare nuovi danni. D’Annunzio lo descrisse così:
“Proteso dagli scogli, simile ad un mostro in agguato, con i suoi cento arti – scrisse il Vate – il trabocco aveva un aspetto formidabile”.
Lungo la costa abruzzese, si contano circa una cinquantina di queste tradizionali macchine da pesca, protette anche da una legge regionale e brand turistico di forte richiamo. Il numero più consistente ricade nel territorio di Vasto.
”Perdiamo un simbolo importante, il nostro simbolo – commenta il presidente del Gruppo di azione costiera (Gac) della Costa dei Trabocchi, Franco Ricci, parlando della Mucchiola – specialmente per Ortona, perché era l’ultimo trabocco rimasto, da una decina che ne esistevano originariamente. È importante pensare subito ad azioni che consentano di salvare queste strutture, simbolo della nostra storia. Ci attiveremo già da domani – conclude Ricci – per vedere con la Regione come agire”.