ROMA, 19 SET – Confermati, dalla Cassazione, gli arresti domiciliari per Luisa Pollaro (36 anni), la madre napoletana – la cui truffa è stata portata alla luce in una puntata delle 'Iene' il 31 gennaio 2010 – che aveva falsificato le cartelle cliniche della figlioletta di dieci anni per ottenere l'assegno di invalidità a favore della piccola facendola sembrare affetta da un terribile male.
La donna, inoltre, aveva sottoposto la figlia ad accertamenti diagnostici penetranti e a ricoveri inutili, e con numerosi appelli in tv era riuscita a raccogliere 170mila euro per sottoporla ad una fantomatica operazione a Houston, in America, della quale la bimba, naturalmente, non aveva alcun bisogno.
La Pollaro è accusata di truffa aggravata, anche tentata, alterazione e contraffazione di documentazione medica e cartelle cliniche. Senza successo la donna – alla quale nel frattempo è stata tolta la figlia, affidata a una casa famiglia dopo la scoperta del raggiro – ha chiesto alla Cassazione di annullare la misura cautelare. I supremi giudici – con la sentenza 34328 – hanno convalidato l'ordinanza del Tribunale del riesame di Napoli, dello scorso 24 marzo, ritenendo serio il rischio che l'indagata possa commettere altre truffe.
La Pollaro – scrivono – "ha mostrato notevole pervicacia e solido spirito organizzativo, avendo dipanato la presenza propria e della figlia lungo un periodo assai consistente in numerose occasioni, pubbliche e private, riuscendo a farsi ospitare in numerose trasmissioni televisive di rilevanza nazionale, giungendo a scrivere dei libri e a reperire l'editore, provvedendo a un continuo aggiornamento delle certificazioni false che dispensava in giro. Non ha esitato a fare reiteratamente ricoverare la figlia ed sottoporla ad altrettanto reiterati accertamenti anche invasivi". Anche dopo essere stata smascherata dalle 'Iene', la Pollaro aveva tentato di tenere in vita la truffa facendo ricoverare la bimba all'ospedale 'Meyer' di Firenze simulando un attacco respiratorio.