ROMA – Mancano uffici e personale e i giudici di pace hanno deciso di scendere in sciopero. Uno sciopero cominciato in sordina il 22 novembre e che finirà il 1 dicembre. L'Unione nazionale dei giudici di pace ha infatti deliberato la sospensione dello sciopero a partire da giovedì 1 dicembre, ''in attesa della convocazione urgente da parte del ministro della Giustizia, Paola Severino''.
A renderlo noto sono il presidente e il segretario generale dell'Unione giudici di pace, Gabriele Longo e Alberto Rossi, i quali ricordano che la prima settimana dello sciopero dei giudici di pace la registrato una massiccia adesione della categoria, superiore ad ogni aspettativa e complessivamente superiore al 90% dei giudici di pace.
Lunedì scorso il ministro Severino, ha comunicato per iscritto all'Unione nazionale dei giudici di pace di avere esaminato con attenzione le loro richieste, riservandosi di convocarli in tempi brevi, "una volta acquisito il quadro della situazione".
''Ieri – spiegano i due esponenti dell'Unione giudici di pace – abbiamo ascoltato con attenzione le dichiarazioni rese dal ministro alla Commissione Giustizia del Senato e in una intervista radiofonica sull'urgenza di procedere alla riforma della magistratura onoraria, preservando, da una parte, le peculiarità delle figure professionali che la compongono e, dall'altra, il patrimonio irrinunciabile delle esperienze acquisite dai giudici in servizio''.
E dunque alla luce del mutamento dell'atteggiamento politico e a seguito della nomina del nuovo ministro della Giustizia, l'Unione Nazionale dei Giudici di Pace, dopo avere sentito i membri del Direttivo nazionale e l'altra organizzazione rappresentativa della categoria, ha deliberato la sospensione dello sciopero.