Cronaca Italia

Maneskin al Circo Massimo, i medici gli chiedono di spostare il concerto: “Picco dei contagi in arrivo”

Sabato i Maneskin suoneranno al Circo Massimo ma ora il concerto preoccupa i virologi per l’atteso picco di contagi.

“I grandi eventi sono stati delle bombe sanitarie. Tutti noi medici di famiglia abbiamo visto pazienti positivi reduci da Vasco e ora il virus circola ancora di più. Trovo il concerto dei Maneskin, in questo momento, una follia, rischiamo 20mila positivi in una botta sola”, spiega a Repubblica Marcello Pili, attivissimo medico di famiglia di Ostia.

“Il problema sono tutti i grandi assembramenti”

Sulla stessa linea Alberto Chiriatti, vice segretario regionale della Fimmg (federaszione italiani dei medici generali): “Il problema non sono ovviamente i Maneskin ma qualsiasi grande assembramento in questo momento di grande diffusioni del virus. Adesso non c’è il calcio ma se ci fosse il derby diremmo la stessa cosa. Perché i numeri sono quelli di Natale, senza considerare i numeri mascherati dai tamponi fai da te”

“E il problema, oltre che sanitario, è anche economico – prosegue Pili -. Da una settimana sempre più pazienti mi chiedono certificati medici Covid per il rimborso di vacanze che non riusciranno a fare a causa della positività. Siamo ancora a inizio luglio. Se questa situazione permane fino ad agosto saranno dolori, rischiamo che il 70% delle vacanze degli italiani salti per colpa del virus. Dobbiamo fare i conti con la situazione attuale”.

L’appello del medico a Damiano, il front man dei Maneskin:

“Ha mostrato di avere una grande sensibilità sulle tematiche della salute – dice – reputa che sia proprio indispensabile questo concerto, adesso? Rimandarlo a un momento di minore impatto del virus non sarebbe un’idea sbagliata. Mettere insieme 80mila persone è incomprensibile. Paradossalmente sarebbe stato meglio farli l’anno scorso: almeno il virus era meno contagioso”.

“Basta con la retorica del che bello stare insieme”

“Non facciamo discorsi retorici e ipocriti invocando l’uso della mascherina al concerto – conclude Pili -. Chi pensa che 70mila persone, con 40 gradi, terranno la mascherina in un concerto dove si canta e si balla, mente sapendo di farlo. Lo stesso vale per i beach tour di Jovanotti. Basta con la retorica del “che bello stare insieme”. Bello un cavolo, se crea un mega cluster”.

Published by
Gianluca Pace