Padova, ventottenne muore misteriosamente. In casa aveva 100 piante di marijuana

Quando l’ha trovato era ancora disteso nel suo letto, privo di vita. A scoprire il corpo di Manfredo Fabris, 28 anni, è stato un amico del giovane che era andato a svegliarlo nella sua abitazione di Selvazzano, in provincia di Padova. I carabinieri non hanno rilevato segni d’infrazione nell’appartamento e sul corpo del ragazzo non sono stati trovati tracce riconducibili ad una morte violenta, elementi che spingono gli inquirenti a parlare di decesso per cause naturali anche se misteriose. Sarà solo l’autopsia a sciogliere ogni dubbio.

Fabris, che faceva il magazziniere in una ditta della zona e che dai vicini è stato descritto come molto educato e a modo, lo scorso 11 maggio si era recato al pronto soccorso della Casa di Cura di Abano Terme a causa di una fastidiosa emicrania. Ma le sue condizioni di salute non avevano destato allarme.

Domenica mattina un suo amico, con il quale Fabris era rimasto fino al tardo pomeriggio del giorno prima, è andato a svegliarlo ma, una volta aperta la porta dell’abitazione, ha trovato il cadavere del ventottenne. Sconvolto, ha chiamato i soccorsi e sul posto sono intervenuti i sanitari del 188 i carabinieri.

Nella camera di Fabris i militari hanno trovato un narghilè, della marijuana essiccata all’interno di alcuni vasetti e alcuni resti di spinelli. Al primo piano dell’abitazione sono state trovate anche un centinaio di piantine di cannabis, una vera e propria “serra” con tanto di luci ed irrigazione, ma nessun’altra traccia di stupefacente. Sarà l’autopsia a stabilire la causa della morte del giovane.

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Sandro