ROMA – Si amplia alle neo mamme la platea dei soggetti che non possono essere licenziati in deroga alle leggi. E' quanto prevede un emendamento della maggioranza alla manovra approvato dalla Commissione Bilancio del Senato.
Le intese a livello aziendale o territoriale sottoscritte dalle associazioni dei lavoratori comparativamente piu' rappresentative sul piano nazionale o territoriale possono decidere su diverse materie (mansioni, contratti a termine, orario di lavoro, etc), tra le quali anche il ''recesso dal rapporto di lavoro''.
Nel testo originario della manovra si faceva eccezione per il licenziamento discriminatorio. Con l'emendamento sono stati aggiunti, e dunque non rientrano nella disponibilita' delle parti che fanno intese aziendali o territoriali: ''il licenziamento della lavoratrice in concomitanza del matrimonio, il licenziamento della lavoratrice dall'inizio del periodo di gravidanza fino al termine dei periodi di interdizione al lavoro, nonche' fino ad un anno di eta' del bambino, il licenziamento causato dalla domanda o dalla fruizione del congedo parentale e per la malattia del bambino da parte della lavoratrice o del lavoratore ed il licenziamento in caso di adozione o affidamento''.
