
ROMA – “Era tutto sporco di sangue. Ha preso degli stracci e mi ha costretto a pulire. Mi trattava come una femminuccia” questo uno stralcio del racconto choc di Marco Prato.ย E‘ย un rimpallare di accuse tra Marco Prato e Manuel Foffo, i due ragazzi accusati di aver ucciso il 23enne Luca Varani durante un festino a base di alcol e cocaina in un’abitazione al decimo piano di un palazzo di via Igino Giordani, nel quartiere Collatino.
Cristiana Mangani e Adelaide Pierucci delย Messaggero riportano le dichiarazioni di Marco Prato:
“ร stato lui a ucciderlo senza pietร mentre Luca si lamentava e chiedeva di non morire”, racconta Marco Prato: “Voleva che partecipassi all’omicidio. Io ho provato a stringere le mani intorno al collo della vittima, ma non ci sono riuscito, e allora Foffo gli ha tagliato le corde vocali per paura che gridasse. Avevo pietร per quel ragazzo, ho preso un piumino e l’ho coperto. Poi Manuel รจ sceso al piano di sotto dove abita la madre che era in casa. Era tutto sporco di sangue. Ha preso degli stracci e mi ha costretto a pulire. Mi trattava come una femminuccia. Io gay e lui che si dichiarava etero. Ho detto mi voglio ammazzare, questa cosa รจ atroce”.ย Poche ore piรน tardi, Foffo ripeterร al gip quanto giร riferito il giorno dopo l’omicidio ai carabinieri di piazza Dante, assegnando il ruolo principale a Prato.








