TREVISO – Marco Vidali, il 21enne morto dopo essere caduto nel fiume, avrebbe assunto ketamina, una droga dagli effetti allucinogeni potentissimi. Sono stati i suoi due amici ad ammettere l’uso di stupefacenti – come riporta il Gazzettino.it – davanti ai carabinieri. Si tratta di un dettaglio dal quale le indagini, per fare chiarezza sulla morte del giovane e sulle eventuali responsabilità connesse al decesso, non potranno prescindere.
I carabinieri che hanno ricevuto l’allarme al momento della scomparsa la notte tra domenica 19 e lunedì 20 maggio, potrebbero quindi arrivare a segnalare alla prefettura i due amici come consumatori di stupefacenti. Sarà invece necessario attendere gli esami sul corpo per capire se anche lui era drogato.
Qualora dagli accertamenti disposti dalla magistratura emergesse che anche Marco aveva assunto degli stupefacenti le indagini dovranno appurare chi glieli abbia ceduti. “Purtroppo questa vicenda si è conclusa col più triste degli epiloghi – ha detto il capitano della compagnia dei carabinieri di Treviso Claudio Papagno -. Ora le nostre indagini proseguono per capire esattamente cosa sia successo”.
Inoltre restano da appurare le cause del decesso: se sia caduto in acqua e poi non sia riuscito ad aggrapparsi e quindi sia morto annegato o se sia stato colto da malore e poi caduto dentro il Sile.