Restano in due a protestare per il rilancio della chimica e della Vinyls a Marghera su una torre a quasi 200 metri d’altezza dell’industria del polo chimico. La sera del 20 novembre erano in quattro, compresa un donna, ma la mattina dopo il numero si è ridotto a due soli addetti.
Una notte durissima caratterizzata da freddo intenso e vento, difficili da contrastare nonostante le coperte e i generi di conforto. Mentre i commissari di Vinyls, che ha avuto accesso al concordato preventivo per evitare il fallimento, hanno portato il piano di rilancio al Ministero dello sviluppo economico, sul fronte sindacale i chimici di Cgil e Uil hanno scelto una linea più dura rispetto alla Cisl.
Un aspetto emerso dall’emissioni di due distinti comunicati (uno a firma dei chimici Cgil-Uil il secondo Cisl) che hanno evidenziato però anche un riavvicinamento tra sigle sindacali. Tanto che, se da una parte Cgil e Uil chiedono chiarezza sui tempi e modi della Cassa integrazione prevista dall’azienda, dall’altra la Cisl invita a riaprire il tavolo della trattativa limando i punti di disaccordo.