TRAPANI – I figli di Maria Anastasi, uccisa a Trapani al nono mese di gravidanza, smentiscono la versione data dal loro padre ai carabinieri. Lo scrive l’agenzia Ansa.
Salvatore Savelli, 39 anni, è in stato di fermo da giovedì 5 luglio con l’accusa di omicidio. Ai carabinieri avrebbe raccontato di essersi trovato in auto nelle campagne di Erice (Trapani) con la moglie, di 39 anni, e i tre figli di 16, 15 e 13 anni, e di essere sceso dalla macchina per accompagnarli a fare pipì.
Ma secondo quanto hanno dichiarato i figli della coppia, scrive l’Ansa, i genitori si sarebbero invece allontanati dalla loro abitazione insieme all’amante dell’uomo, che da qualche tempo era andata a vivere nella loro casa. Proprio a causa di questo motivo i rapporti tra i due coniugi erano molto tesi.
La donna, interrogata dai carabinieri, ha confermato la relazione con Savelli, che aveva invece accusato a sua volta la moglie di avere una relazione extraconiugale e di essere uscito con lei per avere un ”chiarimento” con il presunto amante.
Uno dei figli ha aggiunto inoltre che il padre aveva con sé una tanica di benzina.
Il cadavere di Maria Anastasi è stato trovato semi carbonizzato e con il cranio fracassato nelle campagne di Trapani.