
BISCEGLIE – Maria Dorotea Di Sia morì in un incidente stradale in Puglia nel maggio scorso ed ora, a distanza di tre mesi, la famiglia ha ricevuto la fattura per la rimozione del cadavere.
Un articolo di Pasquale Sorrentino sul Messaggero ripercorre le tappe della vicenda.
A distanza di tre mesi, alla famiglia Di Sia si presenta una “situazione incresciosa, incredibile ed inumana. Il comune di Bisceglie ha inviato alla famiglia Di Sia “l’assurda richiesta – scrive la famiglia – di rimborso spese per il servizio di rimozione”, con tanto di fattura.
E in seguito al mancato pagamento della fattura, sempre il comune di Bisceglie ha ritenuto opportuno inviare sollecito di pagamento per il servizio assicurato con riscossione forzosa della somma entro i sette giorni.
