
ASTI – Maria Luisa Fassi, quando era giĆ agonizzante dentro la sua tabaccheria, potrebbe aver detto il nome dell’assassino a chi la soccorreva. E’ questa l’ipotesi alla quale stanno lavorando gli inquirenti che indagano sulla morte della tabaccaia massacrata con 40 coltellate nel suo negozio di Asti. Un mistero: impossibile capire, ad oggi, chi possa aver ucciso questa donna dolce e mite che non aveva una doppia vita.
Il coltello non ĆØ stato ancora trovato. La ricerca continua anche lungo le stesse strade che il killer ha percorso, una volta uscito dal negozio dalla porta principale, la stessa dalla quale era entrato. Nel tragitto, tuttavia, nessun occhio elettronico avrebbe rivelato elementi utili agli investigatori. Chi ĆØ stato ad accanirsi con cosƬ tanta rabbia su Maria Luisa? E perchĆ©? Questo si stanno chiedendo inquirenti e investigatori, mentre lāipotesi della rapina finita in tragedia si allontana sempre di più. Troppa ferocia per giustificare il gesto di un malvivente comune.
