Marmolada, sono 13 i dispersi. Per le ricerche anche elicottero che "sente" i cellulari sotto la neve (foto ANSA)
Scende a 13 il numero delle persone disperse dopo la frana che si è staccata ieri dal ghiacciaio della Marmolada. Un escursionista austriaco che figurava nella lista dei dispersi è stato contatto dalle autorità consolari austriache ed ha dato notizie poco fa.
Al momento il bilancio parziale della tragedia, parla di 7 morti, di cui tre identificati, e 8 feriti, di cui due in condizioni gravi. Sono tredici invece le persone “reclamate”, cioè i dispersi per i quali i familiari si sono fatti vivi con le autorità perché non rientrati a casa.
Tra le vittime finora identificate ci sono tre italiani. Filippo Bari, residente a Malo, in provincia di Vicenza, aveva 27 anni e lavorava in una ferramenta di Isola Vicentina. Appassionato della montagna ma anche di musica rock, aveva una compagna ed un figlio di 4 anni. Ieri, prima della tragedia, aveva inviato un ultimo selfie ad amici e parenti proprio dalla Marmolada. Tommaso Carollo era una manager di 48 anni di Thiene, e molto conosciuto nell’Altovicentino. Paolo Dani, infine, era una guida alpina di Valdagno, molto apprezzata e stimata da colleghi e amanti della montagna. Aveva 52 anni ed era molto conosciuto per la sua esperienza.
Un elicottero della guardia di finanza attrezzato con il sistema “Imsi Catcher” per intercettare i segnali di cellulari accesi, anche sotto diversi strati di neve, giungerà a passo Fedaia e opererà sul luogo del disastro. Il sistema à in grado di “leggere” il codice IMEI dei terminali dei dispersi, ottenuti dai gestori telefonici e così li può localizzare.