VICENZA – Il titolare di una ditta di autotrasporti del vicentino, un 77enne di Marostica, si e’ ucciso impiccandosi con una corda attaccata al cassone del suo mezzo pesante. Era l’ultimo camion della ditta rimastogli, e l’anziano, nonostante le insistenze dei familiari, non voleva rassegnarsi a venderlo, anche se con il ricavato avrebbe potuto risolvere alcuni problemi economici.
A scoprire il cadavere e’ stata la mattina del 9 maggio la moglie. Un gesto tragico che l’autotrasportare aveva pianificato: ha infatti azionato prima l’elevatore del cassone, per alzare la sponda a cui aveva legato la corda che gli e’ servita per togliersi la vita. Sul posto e’ accorsa un’autoambulanza dell’ospedale di Bassano del Grappa, ma i medici non hanno potuto che constatare il decesso dell’uomo.
Secondo i primi accertamenti, la piccola azienda di autotrasporto a conduzione familiare aveva iniziato ad andare male un paio d’anni fa, quando all’uomo non era stata rinnovata la patente di guida per i mezzi pesanti. Nell’azienda, che lavorava per un consorzio di trasporti di Bassano, erano occupati anche il figlio dell’uomo e un dipendente.
L’imprenditore aveva gia’ venduto tempo fa un camion con rimorchio. Ma con la diminuzione progressiva degli affari, era stato costretto a licenziare anche l’ultimo autista, e di fatto il lavoro dell’azienda si era interrotto. Ora spettera’ ai carabinieri chiarire le esatte motivazioni del gesto. L’uomo non avrebbe lasciato nulla di scritto per spiegare la scelta di uccidersi.