«Ho lavorato con suo padre Giò, autore di grandi inchieste contro la camorra – ricorda – ho conosciuto Piero, ragazzo. Pensando alla moglie, che dice “resterò sempre vicino a lui”, pensando al pianto della figlia di otto anni che ha appreso dalla televisione la tragedia del padre, mi sono detto “basta”».
«Per mesi – conclude – abbiamo assistito alla violenza di certa informazione su fatti privati. Se li abbiamo criticati, ieri, dobbiamo farlo oggi».