ROMA – ''Non ho alcuna intenzione di lasciare il liceo Cavour, e' una scuola come tante altre, ho la coscienza pulita, perche' sono innocente e con l'omicidio di Marta Russo io non c'entro''. Lo afferma, in un'intervista al Messaggero, Giovanni Scattone, condannato con sentenza definitiva per l'omicidio della studentessa romana uccisa nella citta' universitaria, che oggi insegna nel liceo che lei ha frequentato. ''Il fatto che Marta Russo abbia studiato al liceo Cavour non mi crea alcun problema perche', lo ripeto, sono innocente – afferma Scattone che ha ottenuto una supplenza per la cattedra di filosofia – Sono un precario, ho bisogno di lavorare''.
La sua storia e' nota tra gli studenti e i professori della scuola con i quali Scattone fa sapere di avere ''un ottimo rapporto'', mentre dei genitori della studentessa uccisa che si sono detti scandalizzati dalla circostanza afferma che ''sono sempre stati colpevolisti e questo per me e' un grande dolore''. A qualcuno che potrebbe sentirsi intimorito, invece, risponde: ''evidentemente non mi conoscono, non sanno chi sono veramente''.