
Mascherine: dall'11 febbraio stop obbligo all'aperto (Ansa)
Mascherine 11 febbraio: stop obbligo all’aperto. Da oggi 11 febbraio stop alle mascherine all’aperto. Ma è obbligatorio averle con sé e utilizzarle in caso di assembramento. Restano invece obbligatorie al chiuso. Lo prevede l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza.
Mascherine 11 febbraio: stop obbligo all’aperto
Fino al 31 marzo 2022, si legge, “è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private”.
E ” nei luoghi all’aperto è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti”.
Chi può non indossare la mascherina al chiuso
L’ordinanza precisa chi non ha l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie. I bambini di età inferiore ai sei anni. Le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo.
I soggetti che stanno svolgendo attività sportiva. Sono fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Mascherina obbligatoria anche in palestre e piscine solo all’interno delle aree comuni, ma la mascherina si può togliere quando si fa attività sportiva.
Quando la mascherina FfPp2
Rimane l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 su treni, navi, aerei e su tutti i mezzi del trasporto pubblico locale.
Si precisa inoltre che “l’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie integra e non sostituisce le altre misure di protezione dal contagio”.
L’ordinanza produce effetti a partire dall’11 febbraio 2022 e fino al 31 marzo 2022. Le disposizioni si applicano anche alle regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano.
Il nuovo step arriva dopo l’eliminazione della Dad per i ragazzi vaccinati e il dimezzamento della quarantena (da 10 a 5 giorni) per i non vaccinati. Misure che si sono andate ad aggiungere all’abolizione delle restrizioni per i vaccinati anche in zona rossa e alla durata illimitata (per ora) del Green pass per chi ha fatto la terza dose.
Riaprono le discoteche questa notte: le regole
Dall’11 febbraio riaprono inoltre le discoteche. Potrà entrare soltanto chi ha il green pass rafforzato, quindi guariti o vaccinati. Se la discoteca è al chiuso sarà obbligatorio indossare la mascherina, tranne quando si sta in pista a ballare. La discoteca all’aperto non richiede mascherina.
L’obbligo di esibire il green pass rafforzato (che si ottiene con la vaccinazione o la guarigione dal Covid) per la vita ludico-sociale e anche per il lavoro – obbligo quest’ultimo in vigore dal 15 febbraio per gli over 50 – sarà prolungato almeno fino all’estate.
Green Pass: base, rafforzato, mega
Green pass base: serve un tampone negativo. Con quello molecolare la certificazione verde dura 72 ore, con il tampone rapido o antigenico 48 ore.
Green pass rafforzato o super Green pass: serve la vaccinazione o bisogna essere guariti dal Covid. La sua durata, a partire da martedì 1 febbraio, è di 6 mesi, a prescindere da quando lo si è ricevuto. Se questo tipo di Green pass sta per scadere, si dovrà provvedere a fare la terza dose.
Green pass booster o Green pass mega: è quello che hanno le persone che hanno fatto il richiamo (booster in inglese) o la terza dose. Questa certificazione verde avrà molto probabilmente durata illimitata, perché non esiste ancora la quarta dose.