
Massimo Bossetti (foto Ansa)

BERGAMO – Massimo Bossetti. alla vigilia della sentenza d’appello, dal carcere fa trapelareย una lettera:ย “Da tre anni – si legge nella lettera pubblicata da Il Giorno – invoco la mia innocenza, da tre anni chiedo anche tramite i miei avvocati l’unica cosa che puรฒ consentire di difendermi, la perizia in contraddittorio sul Dna”.
“Posso marcire in carcereย per un delitto atroce che non ho commesso senza che mi sia concessa almeno questa possibilitร ? – scrive Bossetti – Confido che finalmente sia fatta Giustizia e ioย possa tornare a riabbracciare i miei cariย da uomo libero e innocente quale sono, anche seย ho una vita stravoltaย e comunque segnata per sempre. Lo spero io, lo devono sperare i Giudici, sono convinto che lo speri Yara da Lassรน, almeno fino a quando il suo vero assassino che รจ ancora libero e sta ridendo di me e della Giustizia, sconterร la giusta pena”.