L’ex amministratore delegato di Banca Italease, Massimo Faenza, è stato condannato a 7 anni di carcere dal tribunale di Milano. Per il banchiere anche la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Nei confronti dell’ad il pm Roberto Pellicano aveva chiesto una condanna a cinque anni e mezzo per associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita.
Il pm Roberto Pellicano aveva chiesto per Faenza 5 anni e mezzo di carcere. I giudici della sesta sezione penale del Tribunale hanno inoltre condannato Pino Arbia, ex responsabile delle relazioni esterne della banca, a 5 anni e 4 mesi di reclusione, i mediatori Leonardo Gresele, Claudio Calza e Luca De Filippo rispettivamente a 4 anni e 4 mesi, 3 anni e mezzo e 3 anni di carcere. Inoltre i giudici hanno inflitto a Maurizio Mian, ex direttore finanziario della Danieli, una pena di 2 anni e 1.000 euro di multa e a Gianluca Montanari, altro mediatore, un anno e 10 mesi di reclusione.
Infine, gli imputati dovranno versare in solido alla banca una provvisionale di poco meno di 20 milioni. Le accuse per tutti, eccetto Mian, sono associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita per circa 30 milioni sottratti all’istituto attraverso la vendita di derivati definiti “esotici”. A Mian è stato contestato solamente il reato di appropriazione indebita. Per un altro filone dell’ inchiesta sulla banca Faenza ha chiesto al Gup di patteggiare 4 anni di carcere.
