BERGAMO – Massimo Giuseppe Bossetti, difesa contesta analisi fibre. L’acquisizione delle fibre dai sedili del furgone di Massimo Bossetti e il loro confronto con quelle reperite sugli indumenti di Yara Gambirasio sono al centro dell’udienza di venerdì a Bergamo, a carico del carpentiere di Mapello accusato dell’omicidio della ginnasta tredicenne. Secondo la Procura sui leggings di Yara sono state trovate fibre dei sedili del furgone di Bossetti.
In aula è intervenuto il consulente tecnico della difesa Vittorio Cianci, esperto di analisi tessili e iscritto all’albo dei periti tessili del Tribunale di Treviso. Cianci ha contestato sia le modalità di acquisizione dei campioni, sia la validità dei confronti. “Le fibre a disposizione, stando agli atti, sono di soli 20 milionesimi di grammo – ha spiegato – Inoltre le analisi devono seguire norme e protocolli scientifici che i Ris non hanno seguito”.
L’esempio più evidente sarebbe, a dire del perito della difesa, il fatto che, per le fibre del furgone, non sia stato usato un microscopio con ingrandimento di 500 volte, ma solo a 100 volte (per gli abiti, invece, è stato usato l’ingrandimento a 500). “Serve un rigore scientifico con norme internazionali che non sono state usate, per esempio, nell’utilizzo dello strip di tampone – ha detto Cianci -. Non ho inoltre trovato agli atti il tipo di intreccio dei tessuti. Inoltre lo spettro fotometrico non consente la sovrapponibilità delle curve dei colori delle fibre che, a mio avviso, sono dunque diversi”.
“Sulla base della mia perizia le fibre non si possono dunque comparare – ha aggiunto Vittorio Cianci – e non c’è alcuna compatibilità per quanto riguarda il loro colore perché si tratta di due colori diversi”. Inoltre il perito della difesa ha sottolineato come fosse poco il materiale a disposizione, trattandosi di “29 fibre, poi ridotte a 12, per un peso complessivo di soli venti milionesimi di grammo”.
“Non è inoltre indicato il tipo di poliestere delle fibre prelevate dal furgone di Bossetti – ha aggiunto il perito – e per il confronto non è stato utilizzato nemmeno l’olio, previsto invece dalle norme scientifiche”. Nella seconda parte dell’udienza il perito verrà poi interrogato dal pm Letizia Ruggeri nel controesame. La seduta è stata piuttosto tranquilla, con una sola interruzione, quando la presidente della corte Antonella Bertoja ha richiamato due ragazze del pubblico che disturbavano: “Non c’è il silenzio necessario, che deve essere quello assoluto – ha intimato -: è l’ultimo avviso, seguirà l’espulsione”.