La Procura di Catania, dopo la segnalazione della figlia di Mauro De Mauro, Franca, disporrà un esame comparativo del Dna dei resti umani trovati in una grotta dell’Etna. Esame per verificare se siano i resti umani del giornalista scomparso sotto casa a Palermo, il 16 settembre 1970. La donna, leggendo che i resti scoperti risalirebbero ad un periodo compatibile con la scomparsa del padre e che il cadavere presenterebbe malformazioni a naso e bocca, ha voluto segnalare il suo caso agli inquirenti per dare loro un input investigativo. La De Mauro però non ha riconosciuto alcun oggetto trovato accanto al corpo, vestito in giacca e cravatta.
Il mistero della scomparsa di Mauro De Mauro
Quello della scomparsa del giornalista è un giallo mai risolto: tra le piste seguite negli anni dagli inquirenti ci fu ovviamente anche quella mafiosa. Il boss Totò Riina poi processato e in seguito assolto dall’accusa di omicidio. Gli investigatori hanno a lungo scandagliato l’ipotesi che De Mauro, che collaborava alla realizzazione del film di Rosi sulla morte di Enrico Mattei, ne avesse scoperto movente e autori. E che per questo fosse stato ucciso da Cosa nostra, esecutrice materiale di un delitto voluto da altri.Â
Il cadavere nella grotta
Per quanto riguarda il cadavere dell’uomo giorni fa nella grotta, gli investigatori hanno diffuso il dettaglio degli abiti che indossava. Lunghi pantaloni scuri, una camicia chiara a righe, un leggero maglione di lana, una cravatta nera, una mantellina di nylon verde scuro, un cappello di lana con pon-pon e degli scarponcini Pivetta n. 41.
Rinvenuti anche delle monete di vecchie lire e un orologio Omega con cinturino e un piccolo pettine con custodia. Eventuali segnalazioni di persone scomparse che corrispondano alla descrizione possono farsi al numero di telefono 0955192125 del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania.