ROMA – Rinviata al 2 maggio l’udienza davanti al gup del Tribunale di Roma relativa all’inchiesta Madiatrade sui diritti televisivi Mediaset. La prima udienza fissata per lunedì e’ saltata a causa di un difetto di notifica. A rischiare il processo sono, tra gli altri, l’ex premier Silvio Berlusconi, il figlio Pier Silvio e il produttore statunitense Frank Agrama.
Le accuse a carico di 12 persone sono, a vario titolo, fatturazioni per operazioni inesistenti e false dichiarazioni dei redditi. I reati sarebbero stati commessi tra il 2003 e il 2004 e si prescriveranno, nel primo caso, entro l’aprile del 2012, e nel secondo ad aprile 2013. La vicenda si riferisce ad una frode fiscale da circa 10 milioni realizzata tramite l’emissione di false fatturazioni per 220 milioni.
L’indagine nasce nell’estate del 2010, quando la Procura di Milano, nel processo sui diritti televisivi di Rti, trasferisce per competenza parte degli atti a Roma in quanto si riferiscono a reati fiscali commessi tra il 2003 e il 2004 (le detrazioni sono state inserite nel consolidato Fininvest relativo agli anni fiscali 2004 e del 2005), quando la sede di Rti si trovava nella Capitale.