TERAMO – Con l’affidamento degli incarichi a due periti, comincia di fatto oggi il processo con rito abbreviato condizionato a Salvatore Parolisi, unico imputato per la morte della moglie, Melania Rea, uccisa il 18 aprile 2011 con 35 coltellate nel bosco di Ripe di Civitella del Tronto (Teramo). Parolisi e’ entrato in aula da un ingresso secondario evitando cosi’ la folla di curiosi, telecamere e giornalisti. L’udienza comincera’ tra pochi minuti.
Il Gup di Teramo, Marina Tommolini, affidera’ la superperizia chiesta dalla difesa al medico legale Gianluca Bruno e alla genetista Sara Gino. Ma e’ prevista la presenza di altri cinque periti: Adriano Tagliabracci, per la Procura; Lorenzo Varetto ed Emiliano Giardina, per la difesa di Parolisi; Francesco Introna e Marina Baldi, per la famiglia di Melania. Saranno loro, quindi, a dover stabilire l’ora della morte e la dinamica del delitto, come chiesto dai difensori di Parolisi, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, i quali hanno anche ottenuto che vengano ascoltati tre testimoni: il conduttore del cane molecolare usato per le ricerche (gia’ definito ”inaffidabile” dalla Procura); un ragazzo che ha dichiarato di aver visto un uomo vestito di scuro sul pianoro di Colle San Marco (Ascoli Piceno), ma che non ha saputo specificare l’ora, indicando un arco di tempo dalle 10 alle 17; una vedetta del battaglione di Chieti, in servizio vicino al poligono di Ripe il quale non avrebbe visto l’auto di Parolisi transitare nella zona dove fu poi trovato il corpo di Melania, devastato da 35 coltellate.