ASCOLI PICENO – La procura di Ascoli Piceno, che conduce l’inchiesta sull’omicidio di Melania Rea, ha chiesto il sequestro dell’auto, una Renault Scenic, di Salvatore Parolisi, indagato a piede libero per l’omicidio della moglie.
Parolisi e’ stato convocato nel pomeriggio nella caserma di Frattamaggiore (Napoli), dove risiede, per la notifica dell’atto. Verosimilmente la vettura verra’ sottoposta ad una serie di accertamenti tecnici per scoprire indizi che possano aiutare a ricostruire aspetti connessi alle modalita’ e al luogo del delitto.
Ci sarebbero ancora le macchioline di sangue trovate sul sedile anteriore dell’auto di Parolisi, dal lato passeggero, nel mirino degli accertamenti disposti dalla procura. Di quelle tracce, che ora verranno riesaminate, si è parlato fin dai primi giorni della scoperta del cadavere di Melania Rea. L’ipotesi iniziale era che appartenessero alla donna uccisa, anche se poi, l’amante di Salvatore, la soldatessa Ludovica P., sentita come testimone dai carabinieri, aveva riferito di rapporti sessuali avuti con il caporalmaggiore in auto, anche durante il ciclo mestruale. E forse, sebbene dal giorno del delitto, il 18 aprile scorso, siano trascorsi oltre due mesi, in quell’auto gli investigatori cercano anche altri indizi.
Nelle settimane scorse, quando non era ancora indagato, Parolisi aveva consegnato spontaneamente agli investigatori abiti, scarpe, uno zaino, il pc portatile e altro materiale utile alle indagini. L’auto era gia’ stata ispezionata, ma ora le verifiche verranno condotte con la formula dell’atto irripetibile, che avra’ valore di prova in un eventuale processo.