TERAMO, 14 SET – Gli avvocati difensori di Salvatore Parolisi, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, hanno presentato questa mattina presso gli uffici della cancelleria del gip del tribunale di Teramo, una richiesta di incidente probatorio per stabilire con certezza tempi e modi del decesso di Melania Rea, la mamma 29enne di Somma Vesuviana uccisa con 35 coltellate nel boschetto di Ripe di Civitella tra il 18 e il 20 aprile scorsi.
I legali del caporalmaggiore campano, unico indagato per l’uxoricidio e attualmente detenuto nel carcere di Castrogno a Teramo, vogliono che si stabilisca con atto irripetibile e valido come prova, ”l’epoca del decesso e l’eventuale tempo di sopravvivenza di Melania Rea tra il momento in cui le sono state inferte le lesioni e quello della morte”. In poco meno di una decina di pagine i due legali motivano la loro richiesta con la convinzione che l’orario della morte della donna non corrisponda a quella indicata dalla pubblica accusa. Sulla richiesta adesso sono chiamati ad esprimere il proprio parere, entro la settimana, i pm Davide Rosati e Greta Aloisi, ma e’ probabile che esso sara’ negativo.