ASCOLI PICENO – Salvatore Parolisi non ha mai parlato durante il faccia a faccia in cui i pm Umberto Monti e Ettore Picardi gli hanno contestato i principali elementi a suo carico per l'omicidio della moglie Melania Rea. E' apparso tranquillo, ed e' sempre rimasto in silenzio.
Gli inquirenti, che indagano da due mesi sulla morte di Melania, gli hanno prospettato tutti gli indizi che li hanno convinti della sua responsabilita' nel delitto: a partire dai due fatti principali, sostenuti da decine di testimonianze. Il 18 aprile Melania non e' mai stata a Colle San Marco, dove Parolisi sostiene invece sia misteriosamente sparita mentre andava alla toilette del ristorante Il Cacciatore, e il caporalmaggiore e' arrivato sul pianoro solo alle 15:30, e non alle 14:20, come ha sempre sostenuto.
Ora per gli inquirenti si apre una breve fase di riflessione: la prossima settimana verra' depositata la relazione finale sull'autopsia della vittima condotta dal medico Adriano Tagliabracci. Se, come sembra, il perito confermera' che la donna e' stata uccisa nel bosco del Teramano dove e' stata ritrovata cadavere il 20 aprile, la competenza dell'inchiesta dovrebbe passare alla procura di Teramo.