TERAMO – Un’amica di Melania Rea, non la migliore amica a cui prima di morire voleva dire “qualcosa di brutto” ma un’altra, potrebbe incastrare Salvatore Parolisi. O comunque far emergere la verità nell’implicata storia dell’omicidio di Ascoli Piceno. Racconta il ‘Centro’ che giovedì si è presentata in procura ad Ascoli una donna, bruna e bella come Melania, per rivelare nuovi retroscena del movente passionale che pende su Salvatore Parolisi accusato dell’omicidio della moglie.
La nuova teste, scrive ‘Il Centro’, ha chiesto di essere ascoltata perché afferma di sapere fatti finora sconosciuti sulle relazioni extraconiugali di Parolisi, sulla fuga con l’amante e, soprattutto, sulla separazione tra il marito accusato del delitto e la vittima massacrata a pugnalate. Quello stesso per cui i pm hanno disposto accertamenti sul conto corrente di Parolisi.
Insomma la procura spera che la nuova testimone getti un po’ di luce o confermi l’impianto accusatorio. Impianto che si basa sulla convinzione dei pm che Parolisi fosse finito in un imbuto passionale: a Melania diceva di non volersi separare, all’amante prometteva invece di lasciare Melania al più presto e diceva di aver già avviato le pratiche per il divorzio. In realtà Salvatore – sostiene l’accusa – non voleva separarsi perché pensava di non aver soldi sufficienti per mantenere la moglie, la figlioletta e l’amante. Così, stretto in una sorta di scollamento sentimentale, avrebbe ammazzato la moglie credendo di risolvere tutti i suoi problemi.